Per le serate del Film Kaffè del Caffè Letterario "BooKaffè": Pride. - Prossima programmazione il 15 Agosto con: Apocalypse now.

Il Film proiettato lunedí 11 u.s. é stato dedicato alle 49 vittime della "Strage di Orlando in Florida" avvenuto nella notte tra l'11 ed il 12 giugno scorsi. 

Trascinante, socialmente impegnata, spassosa e commovente, Pride è stata considerata la commedia dell'anno 2014. Da una parte alcuni ragazzi gay di Londra, esuberanti e intraprendenti. Dall'altra i minatori delle remote compagne gallesi, in sciopero serrato e duro contro il governo Tatcher. Anno: il 1984, diciassette anni dopo l'abolizione del reato di sodomia in Galles e Inghilterra e cinque anni dopo la medesima decriminalizzazione in Scozia. Cosa può unire queste due compagini apparentemente tanto agli antipodi? Un'insperata, improbabile, rischiosa e bellissima amicizia. Il regista ha saputo pertanto mescolare con intelligenza: cronaca, umorismo, valori universali, meritando gli applausi a fine proiezione.
É un frammento di storia vera
Nel 1984 i minatori britannici combattevano contro lo smantellamento di diversi siti estrattivi, per il loro diritto di lavorare sotto terra, a condizioni oggi spaventose. Il lungo sciopero che misero in piedi non era solo una questione economica ma era anche una lotta chiave in una guerra ideologica più ampia, che raccolse solidarietà in tutto il mondo. A sostenerli ci fu anche il movimento LGSM, Lesbians and Gays Support the Miners (Lesbiche e Gay supportano i minatori). Tra i due gruppi, nonostante le iniziali e quasi violente diffidenze dei minatori, nacque un'amicizia. Lo scontro di culture divenne un incontro.
La serata londinese "Pits and Perverts" (Minatori e Pervertiti) fu uno dei primi grandi eventi condivisi da gay ed etero. Nel 1985 al Gay Pride di Londra arrivarono pulman di minatori per prenderne parte. Sembra incredibile ma questa cronaca poco nota è verissima, una pietra miliare della storia della nostra società.
C'é stata tanta cura nella ricostruzione
La sceneggiatura è di Stephen Beresford che ha minuziosamente ricostruito la storia. Inizialmente ha trovato pochi documenti in merito, finché ha letto un libro con un passaggio dedicato a Mark Ashton (interpretato in Pride da Ben Schnetzer), che confermava tutto. Quindi ha scoperto che il movimento LGSM aveva prodotto un video in proprio ed è riuscito a trovarlo: è stato l'inizio di tutto. Pride è stato girato in Galles nelle location reali dove tutto è successo davvero.
Si ride di gusto
Pride regala due ore scoppiettanti, dove non si perde mai il gusto della visione. È un continuo divertimento e una sorpresa, si ride a volto disteso e ci si commuove. Le battute sono intelligenti, ricche di simpatia e tenerezza. "Non avevo mai conosciuto una lesbica", dice il ragazzino di periferia alla ricerca di un'identità Joe (George MacKay), soprannominato Bromley, a Steph (Faye Marsay), l'unica lesbica di LGSM. "Io non avevo mai conosciuto uno che si stira i jeans", risponde lei.
É una commedia contro i pregiudizi
Nel perfetto equilibrio delle due ore, Pride si muove con intelligenza politica e passione, tra amabile comicità e sottile osservazione sociale, senza risparmiare vibranti tensioni. Il regista tesse una squisita trama contro i pregiudizi di ogni sorta, al ritmo del canto corale - gay e minatori uniti - "Dateci pane, ma dateci anche rose". Margaret Thatcher sosteneva che la società non esiste e che esistono solo gli individui e le famiglie. I protagonisti di Pride credono invece nella forza dell'unione.
Ci sono generazioni a confronto
In Pride lo scontro-incontro tra culture è anche uno scontro-incontro generazionale, non solo tra personaggi del film ma anche tra attori. Da una parte ci sono i gallesi, campagnoli e attempati. Dall'altra i colorati giovani omosessuali arrivati dalla città, pertanto la performance d'insieme è straripante.

Su chi ha avuto da ridire sulla scelta della programmazione di questo Film nella Missione Cattolica ecco una breve riflessione. Il problema dell'omosessualità e del giudizio etico sugli atti omosessuali è divenuto sempre più oggetto di pubblico dibattito, anche in ambienti cattolici. Naturalmente in questa sede non può essere affrontata una trattazione esaustiva di tale complesso problema nel contesto specifico della prospettiva della morale cattolica. Innanzitutto c'é il dovere di cercare di comprendere la condizione omosessuale, e si osservava come la colpevolezza degli atti omosessuali deve essere giudicata con prudenza. Occorre invece precisare che la particolare inclinazione della persona omosessuale, benché non sia in sé peccato, costituisce tuttavia una tendenza, più o meno forte, verso un comportamento intrinsecamente disodinato dal punto di vista morale, in quanto impedisce la propria realizzazione e felicità perché è contraria alla sapienza creatrice di Dio, e la Chiesa non vuol limitare ma piuttosto difende la libertà e la dignità della persona, e deplora con fermezza che le persone omosessuali siano state e siano ancora oggetto di espressioni malevole e di azioni violente. Simili comportamenti meritano la condanna di tutti ovunque si verifichino. Essi rivelano una mancanza di rispetto per gli altri, lesiva dei principi elementari su cui si basa una sana convivenza civile. La dignità propria di ogni persona dev'essere sempre rispettata nelle parole, nelle azioni e nelle legislazioni, perché anche nelle persone con tendenza omosessuale dev'essere riconosciuta quella libertà fondamentale che caratterizza la persona umana e le conferisce la sua particolare dignità. La persona umana, creata a immagine e somiglianza di Dio, non può essere definita in modo adeguato con un riduttivo riferimento solo al suo orientamento sessuale. Qualsiasi persona che vive sulla faccia della terra ha problemi e difficoltà personali, ma anche opportunità di crescita, risorse, talenti e doni propri. La Chiesa si pone al fianco per la cura della persona umana e rifiuta di considerare la persona puramente come un «eterosessuale» o un «omosessuale» e sottolinea che ognuno ha la stessa identità fondamentale: essere creatura e, per grazia, figlio di Dio, erede della vita eterna. Grazie!

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