Inserita
nell'ambito del programma della Settimana Europea della cultura 2015, su
iniziativa di don Pierluigi Vignola, Parroco-Missionario della Missione
Cattolica Italiana di Amburgo, si è svolta nella bellissima sala della
Biblioteca dell'Istituto Italiano di Cultura della città anseatica, la
presentazione del Rapporto degli Italiani nel Mondo 2014.
Sono milioni i cittadini italiani che
vivono all'estero e decine di milioni i discendenti dei nostri connazionali
emigrati: è questa una specificità dell'Italia rispetto ai grandi paesi
industrializzati. Di ciò si occupa infatti il Rapporto Italiani nel Mondo della
Fondazione Migrantes, che si avvale della collaborazione di studiosi di diverse
discipline
che vivono e lavorano in Italia e all’estero. Si è cercato, pertanto,
di dare una risposta positiva al senso di appartenenza degli emigrati italiani
e di risvegliare un maggiore interesse nella società italiana, di cui gli
emigrati sono ormai cittadini a pieno titolo dopo aver eletto i propri
parlamentari. Il volume, curato da Delfina Licata, giunto
alla nona edizione, è stato presentato da Mons. Gian Carlo Perego, Direttore
Generale della Fondazione Migrantes che si occupa appunto della Migrazione e
della Mobilità umana degli Italiani nel mondo e per
accompagnare e sostenere le Chiese particolari nella conoscenza, nell’opera di
evangelizzazione e nella cura pastorale dei migranti, italiani e stranieri, per
promuovere nelle comunità cristiane atteggiamenti ed opere di fraterna
accoglienza nei loro riguardi, per stimolare nella società civile la
comprensione e la valorizzazione della loro identità in un clima di pacifica
convivenza, con l’attenzione alla tutela dei diritti della persona e della
famiglia migrante e alla promozione della cittadinanza responsabile dei
migranti. Presenti alla serata, oltre alla dott.ssa Cristina Di Giorgio,
Direttrice dell'Istituto Italiano di Cultura e padrona di casa, anche il Padre
Tobia Bassanelli, Delegato Nazionale delle Missioni Cattoliche Italiane di
Germania e Scandinavia, il rappresentante della Curia Arcivescovile di Amburgo
Mons. Wilm Sanders, il responsabile dell'Ufficio Scuola dell'Ambasciata
Italiana a Berlino dott. Giosuè Piscopo, i rappresentanti dei Consolati Onorari
di Amburgo e Brema, i rappresentanti del Comites della Circoscrizione consolare
di Hannover guidati dal loro Vice-Presidente dott. Francesco Bonsignore, i
rappresentanti delle Associazioni dei Lucani e dei Sardi ad Amburgo, oltre ad
un centinaio di persone (emigrati di ieri e migranti di oggi) ad ascoltare
quanto esposto nel rapporto.
Insieme a don Pierluigi Vignola, in
qualità di promotore dell'iniziativa, ha fatto – quindi - gli onori di casa la
dott.ssa Cristina Di Giorgio, che ben volentieri ha accettato l'invito ha far
svolgere la manifestazione nell'Istituto ed ha collaborato fattivamente
affinché la serata riuscisse al meglio.
La dott.ssa Di Giorgio, che ha aperto
la serata, ha elogiato il lavoro svolto dalla Fondazione Migrantes per la
preparazione e pubblicazione del RIM (Rapporto Italiani nel Mondo 2014); ha
ribadito come sia fondamentale il rapporto tra Istituzioni e come lo stesso Istituto
di Cultura si prodighi a far sì che si possano trasmettere tutte quelle
informazioni, nozioni e conoscenze che permettano ai nostri connazionali di
sentirsi a casa e non essere solo persone che hanno lasciato la propria terra
in cerca di qualcosa di diverso e migliore.
Don Pierluigi ha invece sottolineato
come oggi giorno nessuno si sente responsabile del proprio fratello, dove
ognuno pensa che non sia proprio compito ma di qualcun altro e quindi la
cultura del benessere che ci rende insensibili alle grida dei fratelli, nel
contempo però ha voluto ringraziare una volta di più i nostri emigrati di un
tempo, i quali hanno dato e danno un esempio di amore, carità e di accoglienza
verso i nuovi migranti, in massima parte fatta di giovani professionisti o famiglie
che, senza dimenticare che con sofferenza si è partiti lasciando la propria
terra ed i propri affetti, fanno sentire comunità e famiglia i nuovi arrivati.
Padre Tobia Bassanelli, portando il saluto della Delegazione Nazionale, ha
ripercorso un poco ciò che è stato fatto e vien fatto in terra tedesca, per poi
concludere con la presentazione del Rapporto da parte di Mons. Perego.
Al di là dei numeri e delle
statistiche, Mons. Perego ha dato e fornito quello che è un quadro articolato
sul significato della mobilità umana italiana di oggi e del passato, sulle sue
caratteristiche e sugli andamenti e sulle novità che emergono giorno dopo
giorno; ribadendo come lo sforzo di ogni anno è
quello di mettere a disposizione del pubblico più vasto un testo che parli di
un aspetto fondamentale della ‘Storia di un Paese e della Storia di un popolo’,
qual'è l’emigrazione italiana, delle vicissitudini sociali, economiche,
politiche, ma anche dei tanti ostacoli affrontati dai singoli in un mondo in
costante cambiamento, difficile da rincorrere per velocità e complessità dei
mutamenti.
Inoltre, ha spiegato, come la
nona edizione del RIM (Rapporto Italiani nel Mondo 2014) contiene uno Speciale
Eventi in cui in previsione dell’Expo di Milano del 2015 e sono riportati una
serie di saggi che testimoniano sia la storica presenza della Chiesa alle
Esposizioni nazionali e internazionali e sia l’impegno e il legame dell’Italia
emigrata con la ristorazione e il cibo. La diaspora del secolo della grande
migrazione (1876-1976) è stata il più importante veicolo di diffusione di un
modello alimentare che è penetrato nelle cucine dei molti paesi di
destinazione. La cucina italiana non è stata esportata solo da una minoranza di
professionisti dell’arte culinaria, ma è stata creata nei molti luoghi
raggiunti dall’emigrazione dei connazionali nella dimensione privata,
largamente inconscia e trasmessa oralmente.
Infine, Mons. Perego, ha
parlato anche dell'importanza dell'Associazionismo e del sostegno da parte
dello Stato Italiano a favore dei connazionali fuori dei confini italiani, sia
per il loro sostegno se in condizione di deprivazione e disagio, sia per la
promozione della lingua, della cultura italiana e del made in Italy all’estero
e per le opere di internazionalizzazione.
L’impegno
che la Fondazione Migrantes mostra con lo studio dei flussi migratori dei
nostri connazionali è fondamentale. Solo quando ci si convincerà delle
opportunità che un italiano ha fuori dell’Italia di arricchire e valorizzare il
Paese in cui è nato, probabilmente si capirà cosa significhi effettivamente
parlare di “risorsa migrazione”, dove per ricchezza non si intende solo quella
economica, ma anche tutto ciò che di positivo ritorna in termini culturali. Non
bisogna dimenticare che alla nona edizione del Rapporto degli Italiani nel
Mondo hanno collaborato 55 autori con 47 contributi ed approfondimenti
dall’Italia e dall’estero. Il volume infatti consta di oltre 520 pagine.
Al termine della
Sua presentazione si sono susseguite domande da parte dei presenti, che hanno
dimostrato quanto fosse stata interessante questa presentazione e su come
questi fenomeni tocchino in modo particolare tutti i nostri connazionali. Dopo
due ore e mezza trascorse piacevolmente nell'ascolto e nella conversazione,
prima di rientrare felicemente alle proprie residenze, la serata si è chiusa
nel caffé letterario dell'Istituto con una calice di vino offerto dall'Istituto
Italiano di Cultura, rendendo ancor più soddisfatti gli astanti.
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